4° incontro coppie/famiglie

Gen 6, 2015   //   by admin   //   AVVISI  //  Nessun Commento

Carissimi sposi, famiglie, fidanzati, uomini e donne che volete amare con tenerezza,  DOMENICA 11 GENNAIO ALLE ORE 16:00 al CROCEFISSO della TENEREZZA avremo il 4° INCONTRO su "la Tenerezza e i suoi linguaggi".

Questa volta mediteremo sul 3° linguaggio della tenerezza: "I DONI... della Tenerezza". 

Cos’è un dono? Un dono è qualcosa che noi possiamo prendere in mano e dire: “Chi l’ha scelto ha pensato a me” o “si è ricordato di me”. Ma non solo... c'è molto di più da sapere, sperimentare e comunicare su questo linguaggio!

Imparare a parlare i linguaggi della tenerezza significa in fondo avere delle possibilità in più per comunicare e sperimentare la tenerezza nella propria vita coniugale, familiare, amicale... Riportiamo di seguito una pagina del Vangelo in cui una donna, guidata dallo Spirito Santo, parla il linguaggio dei doni nei confronti di Gesù...

1Mancavano due giorni alla Pasqua e agli Azzimi, e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di catturarlo con un inganno per farlo morire. 2Dicevano infatti: «Non durante la festa, perché non vi sia una rivolta del popolo». 3Gesù si trovava a Betania, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre era a tavola, giunse una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il vaso di alabastro e versò il profumo sul suo capo. 4Ci furono alcuni, fra loro, che si indignarono: «Perché questo spreco di profumo? 5Si poteva venderlo per più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei. 6Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché la infastidite? Ha compiuto un’azione buona verso di me. 7I poveri infatti li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando volete, ma non sempre avete me. 8Ella ha fatto ciò che era in suo potere, ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura. 9In verità io vi dico: dovunque sarà proclamato il Vangelo, per il mondo intero, in ricordo di lei si dirà anche quello che ha fatto». (Dal vangelo secondo Marco 14,1-9)

 

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