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XXXVIII Convegno Pastorale Diocesano

Mag 22, 2014   //   di admin   //   AVVISI  //  Nessun commento

Nella settimana prossima, dal 26 al 28 maggio 2014, alle ore 19:00, presso l'Auditorium Benedetto XVI di Alessano, avrà luogo il XXVIII Convegno Pastorale Diocesano dal titolo: LA FAMIGLIA IMMAGINE DELLA TRINITÀ - la rivoluzione della tenerezza nella pastorale familiare. Non possiamo mancare a questo evento per almeno due motivi che ci riguardano in modo tutto particolare: per il tema in quanto siamo impegnati in una pastorale di servizio alle famiglie attraverso la cura della spiritualità della tenerezza, e per il relatore, don Carlo Rocchetta, fondatore della Casa della Tenerezza, che già nel settembre dello scorso anno tenne gli esercizi spirituali alla cripta del Crocefisso della Tenerezza Siamo felici dunque di invitare tutti quanti a questa occasione speciale attraverso le parole stesse del  vescovo, Mons. Vito Angiuli.

Carissimi sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli laici, nella Settimana Teologica, abbiamo sviluppato gli argomenti di carattere teologico sul tema pastorale dell’anno: "Famiglia, immagine della Trinità". Ora con il Convegno Pastorale vogliamo affrontare lo stesso tema focalizzando la nostra attenzione sugli aspetti propriamente pastorali. Abbiamo bisogno di acquisire il metodo dell'accompagnamento pastorale dei fidanzati e delle giovani coppie perché l'immagine della comunione trinitaria si rifletti nell'amore degli sposi e della loro famiglia. Raccomando la partecipazione di tutti gli operatori ella pastorale."

 

Ritiro mensile – 24 MAGGIO

Mag 19, 2014   //   di admin   //   AVVISI  //  Nessun commento

Carissimi, SABATO 24 MAGGIO alle ore 17:30 avremo il ritiro spirituale mensile con la meditazione sulla Parola, la celebrazione e l’adorazione eucaristica. Da questo 24 del mese inizieremo un nuovo ciclo di meditazioni sulle “virtù”. Ciò che bisogna considerare è che una riflessione sulle "virtù" non ci aiuta solo ad approfondire la nostra conoscenza catechetica, ma ci permette di vivere meglio, perché la loro conoscenza ci appassiona al meraviglioso disegno che Dio ha su ciascuno di noi.

Non a caso il Catechismo della Chiesa Cattolica tratta delle virtù nella parte dedicata a: “La vocazione dell’uomo”. Le virtù dunque devono appassionarci e farci innamorare di questa vocazione... Inizieremo a mediare sulla virtù della “Prudenza”, la prima delle 4 virtù cardinali. Forse ti starai ancora chiedendo: “La virtù è attuale?”. Molto di più: è vitale!

7° INCONTRO COPPIE/FAMIGLIE

Mag 6, 2014   //   di admin   //   AVVISI  //  Nessun commento

Carissime famiglie e fidanzati vi ricordiamo che DOMENICA 11 MAGGIO ALLE ORE 16:30, invece che le 16:00, ci ritroveremo per il 7° incontro coppie/famiglie/fidanzati alla Cripta del Crocefisso della Tenerezza.

In questo incontro approfondiremo il tema della "Tenerezza" cercando di fare chiarezza. In verità quando oggi si parla di tenerezza spesso se ne fraintende il significato più profondo e si confonde "tenerezza" con "tenerume", "tenerezza come sentimento" con "sentimentalismo della tenerezza".

Il fatto è che noi siamo esseri di tenerezza perché siamo creati a immagine e somiglianza di Dio, Infinita Tenerezza. Questo significa che se Dio è Tenerezza infinita e noi siamo creati a sua immagine, noi siamo esseri di tenerezza e la nostra gioia e realizzazione piena la troviamo quando viviamo la tenerezza e di tenerezza.

Invece molti coniugi, più spesso uomini, pensano che la tenerezza sia un'espressione di debolezza e la rifiutano ignorando così la loro vocazione più profonda.. D'altronde non è un mistero che molte mogli si lamentino proprio di questo nei confronti dei propri mariti... A loro, ai mariti come alle mogli, possiamo consigliare questo testo da leggersi una volta al giorno...

Dimmi spesso che mi ami, con parole, gesti e azioni.

Non credere che lo sappia già.

Forse ti sembrerò imbarazzato e negherò di averne bisogno,

ma non credermi, fallo lo stesso.

Prenderemo del tempo per guardarci in faccia

e parlarci come al principio.

Prenderemo del tempo perché ritorni la tenerezza. (Charles Singer)

 

Ritiro mensile – 24 APRILE

Apr 22, 2014   //   di admin   //   AVVISI  //  1 Commento

Carissimi amici, giovedì 24 aprile alle ore 17:30 avremo il ritiro spirituale mensile con la meditazione sulla Parola, la celebrazione e l'adorazione eucaristica.

In questo 24 del mese, essendo nell'ottava di Pasqua, mediteremo sulla risurrezione di Gesù! Un santo dell'Oriente, S.Serafino di Sarov, a coloro che incontrava rivolgeva questo saluto: "Mia gioia, Cristo è Risorto!". Purtroppo molti cristiani vivono la Pasqua senza quella gioia profonda che viene dalla fede in Cristo Risorto. La domanda da farsi dunque è: "Io credo che Gesù è Risorto e che io sono risorto con Lui?". La risposta è molto semplice trovarla: basta chiedere a chi ci vive accanto se comunichiamo loro questa fede...

In verità questa piccola storiella ci può far riflettere...

"Ma Gesù è morto o vivo?", chiese la piccola Lucia alla nonna. A dire il vero, era un po' che le frullava in testa questa domanda, il parroco era arrivato alla scuola materna e aveva spiegato a lungo che Gesù era stato crocifisso e sepolto. La nonna capì molto bene la domanda della sua nipotina, andò ad aprire il vangelo, le lesse alcuni fatti: le donne erano andate al sepolcro il mattino dopo il sabato e avevano trovato il sepolcro vuoto! E proprio lì stava un angelo ad annunciare che Gesù era vivo! E' risorto, è glorificato dal Padre che non l'ha lasciato nella tomba! E Lucia era piena di gioia. Qualche giorno dopo, la nonna si recò con Lucia alla messa domenicale. C'era in mezzo all'altare un prete e tra i banchi poca gente, un po' triste e un po' annoiata. Anche le canzoni che una donna dal primo banco intonava erano basse, lente, cantate da pochi e senza convinzione. Allora Lucia, dopo essersi guardata ben bene in giro, disse alla nonna: "Ma loro lo sanno che Gesù è risorto?".

6° INCONTRO COPPIE/FAMIGLIE

Mar 15, 2014   //   di admin   //   AVVISI  //  Nessun commento

Carissimi, vi ricordiamo che DOMENICA 16 marzo ALLE ORE 16:00 ci ritroveremo per il 6° incontro coppie/famiglie/fidanzati alla Cripta del Crocefisso della Tenerezza.

Continueremo il percorso sull'analisi e l'applicazione alla vita di coppia dei consigli evangelici. In particolare ci sofferememo a comprendere come solo la "tenerezza" possa dare sostanza e concretezza ai consigli evangelici. Una scelta di Tenerezza, fatta una volta per tutte e rinnovata ogni giorno infatti permette di vivere in pienezza i consigli evangelici che ogni cristiano in quanto battezzato è tenuto ad incarnare nella sua esistenza. La "tenerezza" fa miracoli in famiglia, nella coppia, nell'educazione, in ogni relazione...

Il padre di Mardocheo - il futuro celebre rabbi di Lechowitz - si lamentava della pigrizia del figlio nello studio. In città giunse un santo rabbino. Il padre gli condusse Mardocheo perché lo correggesse. Il rabbino, rimasto solo col ragazzo, lo strinse al cuore e se lo tenne a lungo affettuosamente vicino. Quando il padre ritornò, il rabbino gli disse: "Ho fatto a Mardocheo un po' di morale; d'ora in poi la costanza non gli mancherà". Quando ormai adulto e famoso, Mardocheo, raccontava questo episodio, diceva: "Ho imparato allora come si convertono gli uomini".

Vi aspettiamo con gioia. A domenica prossima... alla Cripta del Crocefisso della Tenerezza.

Programma Quaresima 2014

Feb 24, 2014   //   di admin   //   AVVISI  //  Nessun commento

Siamo alle porte della Quaresima, tempo forte per la Chiesa, e il programma della Cripta del Crocefisso della Tenerezza è come ogni anno molto ricco e diversificato sia come proposte sia come tempi e orari. Nello specifico il programma completo si articola nelle seguenti attività...

1) I “MERCOLEDì DELLA PAROLA”

2) I “VENERDì DELLA PREGHIERA”

3) Il “RITIRO DI QUARESIMA”

4) Il “RITIRO PER FAMIGLIE, COPPIE E FIDANZATI”

5) Il “RITIRO SPIRITUALE MENSILE”


6) Il “VENERDì SANTO”

1) I “MERCOLEDÌ DELLA PAROLA”: tutti i mercoledì alle ore 20:30. Quest'anno sarà Mosè la nostra guida.

2) I “VENERDÌ DELLA PREGHIERA”: tutti i venerdì alle ore 15:30. Alla Via Crucis segue la Celebrazione Eucaristica presieduta di volta in volta dai parroci delle parrocchie di Casarano, Ruffano e Taurisano.

3) Il “RITIRO DI QUARESIMA”: domenica 6 aprile dalle ore 9:00 alle ore 19:00. Il tema di quest'anno è: “La Tenerezza del Padre misericordioso”. Per parteciparvi è necessario dare la propria adesione e organizzarsi con i responsabili per il pranzo al sacco (info@criptacrocefisso.it), nonché munirsi di Bibbia personale, taccuino e penna.

4) Il “RITIRO PER FAMIGLIE, COPPIE E FIDANZATI”: domenica 16 marzo alle ore 16:00.In questo incontro affronteremo il tema della Tenerezza, come la scelta che permette di vivere in pienezza i consigli evangelici.

5) Il “RITIRO SPIRITUALE MENSILE”: lunedì 24 marzo alle ore 17:30.

6) Il “VENERDì SANTO” in cui mediteremo sul mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù alle ore 15:00

Ci prepariamo a vivere questo periodo di grazia, di ascolto della Parola e di preghiera dicendo a Dio fin d'ora... "Sono pronto. Mio Dio, parla. Io ti ascolto..."

Mio Dio,


mi hanno detto che Tu,


molte volte, hai parlato ai Tuoi amici:


ad Abramo, a Mosè, a David,


al Tuo figlio Gesù quando viveva tra noi,


a San Francesco.... 


Mio Dio,


mi hanno detto che Tu 
parli sempre a chi vuole ascoltarti.


L'universo intero, le creature della terra, 
le opere dell'uomo,

i fatti e le persone, 
le pagine della Bibbia sono pieni di te.

Io mi siedo.


Tante voci mi piovono addosso, 
ogni giorno, ogni istante

I genitori, i professori e gli amici,


i cantanti e i campioni,


la televisione e i giornali...


tutti vogliono dirmi la loro.

Io mi siedo,


con la testa in silenzio,


con il cuore tranquillo,


con il corpo disteso.



Ecco, tra mille emittenti, 


voglio sintonizzarmi con Te.

Sono pronto.


Mio Dio, parla.


Io ti ascolto..

(Ti ascolto... di Tonino Lasconi)

Come sempre è possibile scaricare e stampare i programmi sottostanti. Buona Quaresima.

Ritiro mensile – 24 FEBBRAIO

Feb 16, 2014   //   di admin   //   AVVISI  //  Nessun commento

Carissimi amici, lunedì 24 febbraio alle ore 17:30 avremo il ritiro spirituale mensile che concluderà il ciclo di meditazioni dedicate ai vizi capitali.

L'ultimo vizio su cui mediteremo sarà il vizio capitale della "superbia". Già la parola ci suggerisce qualcosa di interessante: infatti "superbia" contiene la radice "super",  che significa "ciò che si trova sopra". E difatti il superbo possiede una super considerazione di sé, così da ritenersi al di sopra di tutti e di tutto.

Stiamo attenti però: è solo lui a credere di essere al di sopra. Infatti S.Isidoro di Siviglia ci ricorda che “è chiamato superbo perché vuole sembrare più di quello che è; superbo infatti vuol dire andare sopra”. La superbia dunque è anzitutto illusione, sogno, una deformazione della realtà: voler essere ciò che si pensa di essere, ma che in realtà non si è. Il superbo s’identifica con l’apparenza, con l’immagine di sé.

Ci chiediamo: ne siamo affetti anche noi? Dobbiamo, purtroppo, dire: "SI"! Per il fatto stesso di essere peccatori siamo superbi! Il punto è che a differenza di altri vizi, la superbia non ama manifestarsi pubblicamente, neppure a sè stessi, per cui è difficile ammetterlo.

Dobbiamo ricorrere allora ad alcuni espedienti pratici per rivelarne la presenza nella nostra vita e convincerci di esserne affetti. Uno di questi espedienti consiste nel verificare se nella nostra vita è presente "l'umorismo": chi non riesce a ridere di sè, dei propri limiti e delle proprie debolezze potrebbe essere "superbo". D'altronde il diavolo non sopporta di essere deriso, i demoni vogliono essere presi sul serio. Scriveva a tal proposito Benedetto XVI:

"Una delle regole fondamentali per il discernimento degli spiriti potrebbe essere dunque la seguente: dove manca la gioia, dove l'umorismo muore, qui non c'è nemmeno lo Spirito Santo, lo Spirito di Gesù Cristo. E viceversa: la gioia è un segno della grazia. Chi è profondamente sereno, chi ha sofferto senza per questo perdere la gioia, costui non è lontano dal Dio del vangelo, dallo Spirito di Dio, che è lo Spirito della gioia eterna." (Il Dio di Gesù Cristo)

Praticare l'umorismo è una buona via, uno dei rimedi per combattere questo vizio...

A lunedì 24 febbraio...

5° INCONTRO COPPIE/FAMIGLIE

Feb 1, 2014   //   di admin   //   AVVISI  //  Nessun commento

Carissimi, vi ricordiamo che DOMENICA 9 FEBBRAIO ALLE ORE 16:00 ci ritroveremo per il 5° incontro coppie/famiglie/fidanzati alla Cripta del Crocefisso della Tenerezza.

Continueremo il percorso sull'analisi e l'applicazione alla vita di coppia dei consigli evangelici e in particolare, in questo incontro, ci soffermeremo sul consiglio dell' "Obbedienza".

Cosa significherà vivere "l'obbedienza" nella coppia e nella famiglia?

A chi obbedisce l'uomo sposato o la donna sposata?

Si tratta di un'obbedienza solo spirituale e generica o c'è qualcosa di più?

A partire dalla Parola di Dio cercheremo di trovare delle risposte a queste domande calandoci, ancora una volta, nella vita concreta della coppia e della famiglia attraverso esempi e dinamiche. Intanto vi lasciamo ad una bellissima riflessione di don Tonino Bello per cominciare a fare chiarezza sul significato del termine "obbedienza"...

"Si sente spesso parlare di obbedienza cieca. Mai di obbedienza sorda. Sapete perché? Per spiegarvelo devo ricorrere all'etimologia, che, qualche volta, può dare una mano d'aiuto anche all'ascetica. Obbedire deriva dal latino "ob-audire". Che significa: ascoltare stando di fronte. Quando ho scoperto questa origine del vocabolo, anch'io mi sono progressivamente liberato dal falso concetto di obbedienza intesa come passivo azzeramento della mia volontà, e ho capito che essa non ha alcuna rassomiglianza, neppure alla lontana, col supino atteggiamento dei rinunciatari. Chi ubbidisce non annulla la sua libertà, ma la esalta. Non mortifica i suoi talenti, ma li traffica nella logica della domanda e dell'offerta. Non si avvilisce all'umiliante ruolo dell'automa, ma mette in moto i meccanismi più profondi dell'ascolto e del dialogo. C'è una splendida frase che fino a qualche tempo fa si pensava fosse un ritrovato degli anni della contestazione: "obbedire in piedi". Sembra una frase sospetta, da prendere, comunque, con le molle. Invece è la scoperta dell'autentica natura dell'obbedienza, la cui dinamica suppone uno che parli e l'altro che risponda. Uno che faccia la proposta con rispetto, e l'altro che vi aderisca con amore. Uno che additi un progetto senza ombra di violenza, e l'altro che con gioia ne interiorizzi l'indicazione. In effetti, si può obbedire solo stando in piedi. In ginocchio si soggiace, non si obbedisce. Si soccombe, non si ama. Ci si rassegna, non si collabora. Teresa, per esempio, che è costretta a dire sì a tutte le voglie del marito e non può uscire mai di casa perché lui è geloso, e la sera, quando torna ubriaco e i figli piangono, lei si prende un sacco di botte senza reagire, è una donna repressa, non è una donna obbediente. Il Signore un giorno certamente la compenserà: ma non per la sua virtù, bensì per i patimenti sofferti. L'obbedienza, insomma, non è inghiottire un sopruso, ma è fare un'esperienza di libertà. Non è silenzio di fronte alle vessazioni, ma è accoglimento gaudioso di un piano superiore. Non è il gesto dimissionario di chi rimane solo con i suoi rimpianti, ma una risposta d'amore che richiede per altro, in chi fa la domanda, signorilità più che signoria. Chi obbedisce non smette di volere, ma si identifica a tal punto con la persona a cui vuol bene, che fa combaciare, con la sua, la propria volontà. Ecco l'analisi logica e grammaticale dell'obbedienza di Maria. Questa splendida creatura non si è lasciata espropriare della sua libertà neppure dal Creatore. Ma dicendo "Sì", si è abbandonata a lui liberamente ed è entrata nell'orbita della storia della salvezza con tale coscienza responsabile che l'angelo Gabriele ha fatto ritorno in cielo, recando al Signore un annuncio non meno gioioso di quello che aveva portato sulla terra nel viaggio di andata. Forse non sarebbe sbagliato intitolare il primo capitolo di Luca come l'annuncio dell'angelo al Signore, più che l'annuncio dell'angelo a Maria."

Vi aspettiamo con gioia. A domenica prossima... alla Cripta del Crocefisso della Tenerezza.

Ritiro mensile – 24 GENNAIO

Gen 20, 2014   //   di admin   //   AVVISI  //  Nessun commento

Carissimi, ricordiamo che VENERDI' 24 GENNAIO avremo il ritiro mensile a partire dalle ore 17:30.

Siamo nella settimana di preghiera per l'unità dei cristiani dal titolo quest'anno: "Cristo non può essere diviso".  Il testo da cui è tratta l'espressione è la Prima Lettera ai Corinzi che dice testualmente:

"Fratelli, in nome di Gesù Cristo, nostro Signore, vi chiedo che viviate d‘accordo. Non vi siano contrasti e divisioni tra voi, ma siate uniti: abbiate gli stessi pensieri e le stesse convinzioni. Purtroppo alcuni della famiglia di Cloe mi hanno fatto sapere che vi sono litigi tra voi. Mi spiego: uno di voi dice: «Io sono di Paolo»; un altro: «Io di Apollo»; un terzo sostiene «Io sono di Pietro»; e un quarto afferma: «Io sono di Cristo». Ma Cristo non può essere diviso! E Paolo, d‘altra parte, non è stato crocifisso per voi. E nessuno vi ha battezzati nel nome di Paolo. Grazie a Dio non ho battezzato nessuno di voi, eccetto Crispo e Gaio. Così nessuno può dire di essere stato battezzato nel mio nome. È vero: ho anche battezzato la famiglia di Stefania, ma non credo proprio di averne battezzati altri."

Il nostro pensiero, parlando di unità dei cristiani, va subito alle divisioni che esistono tra le grandi confessioni cristiane (Cattolici, Ortodossi e Protestanti); forse anche a quelle tra i vari gruppi, movimenti, associazioni all'interno di una stessa confessione; più difficile ci viene da pensare alle divisioni esistenti nei nostri rapporti personali, nei rapporti con le persone che conosciamo e, ancor meno, nei rapporti con le persone all'interno della nostra stessa famiglia. Ma l'espressione: "Cristo non può essere diviso" ci ricorda tanto ciò che Gesù disse a proposito del matrimonio: "L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha unito...", parola che ci interpella prepotentemente a risanare prima di tutto le tante divisioni esistenti nelle relazioni familiari.

Io non posso risanare le tante divisioni tra le confessioni cristiane o i movimenti e i gruppi, ma posso cominciare a farlo nella mia famiglia.

Anche perché quando si salta volutamente il primo anello della catena, tutto resta sospeso, tutto senza frutto...

Il percorso proposto dal documento invita poi a passare "Dal conflitto alla comunione". Quale auspicio per le coppie e le famiglie! Facciamo nostra l'antica preghiera che Tertulliano scriveva alla moglie...

Condividiamo la stessa speranza, lo stesso ideale, lo stesso modo di vivere, lo stesso atteggiamento di servizio. Ambedue fratelli e servi dello stesso Signore, senza divisione nella carne e nello spirito, insieme preghiamo, insieme ci inginocchiamo e insieme facciamo digiuno. Istruiamoci l'un l'altro, l'un l'altro esortiamoci, sosteniamoci a vicenda. Insieme stiamo nella santa assemblea, insieme alla mensa del Signore, insieme nella prova, nella persecuzione, nella gioia. Nulla nascondiamo l'un l'altro, non ci evitiamo l'un l'altro, l'un l'altro non siamo di peso. Volentieri facciamo visita agli ammalati, volentieri assistiamo i bisognosi, senza malavoglia facciamo elemosina senza fretta partecipiamo al sacrificio, senza sosta assolviamo ogni giorno i nostri impegni. Ignoriamo i segni di croce furtivi, rendiamo grazie senza reticenze, benediciamo senza vergogna nella voce. Salmi e inni recitiamo A voci alternate Ed insieme gareggiamo Nel cantare le lodi al nostro Dio. Vedendo e sentendo questo, Cristo gioisce e ci manda la sua pace. Là dove sono i due sposi, ivi è anche Cristo.

 

4° INCONTRO COPPIE/FAMIGLIE

Gen 3, 2014   //   di admin   //   AVVISI  //  Nessun commento

Carissimi, vi ricordiamo che DOMENICA 12 GENNAIO ALLE ORE 16:00 ci ritroveremo per il 4° incontro coppie/famiglie/fidanzati alla Cripta del Crocefisso della Tenerezza, nostra sede ufficiale, e non più nella Chiesa di Casaranello.

Continueremo il percorso sull'analisi e l'applicazione alla vita di coppia dei consigli evangelici e in particolare ci soffermeremo per il terzo ed ultimo incontro sulla "castità".

In verità, nel pensiero comune, per castità s'intende "l'astensione da ogni attività sessuale". Se fosse così, cioè se il significato della castità coincidesse con questa definizione, bisognerebbe concludere che sarebbe qualcosa di inconciliabile con la vita degli sposi! Si affermerebbe conseguentemente che gli sposi non possono vivere i consigli evangelici nel loro stato di vita. Ma le cose stanno veramente così? E perché allora si parlerebbe di "castità coniugale"?

Già l'esortazione apostolica "Familiaris Consortio" riguardante la famiglia, sottolineava come: "Secondo la visione cristiana castità non significa ne rifiuto ne disistima della sessualità umana: significa piuttosto energia spirituale, che sa difendere l'amore dai pericoli dell'egoismo e dell'aggressività; e sa promuoverlo verso la sua piena realizzazione " (Familiaris Consortio. 33)

La verità è che la castità cristiana è una virtù dell’animo e in quanto tale è importante per tutti.  È la virtù di chi, in qualunque condizione di vita, sa gestire nella verità e nell'Amore la sua sessualità. C'è dunque una castità del vergine monaco o religioso, una castità del celibe (prete), ma c’è anche una castità del fidanzato, del ragazzo, del vedovo, dello sposato.

E' ciò su cui vogliamo meditare in questo prossimo incontro: la "castità coniugale", la castità applicata alla vita di coppia.

Vi aspettiamo con gioia. A domenica prossima... alla Cripta del Crocefisso della Tenerezza.

 

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